Puella Apuliae è la prima birra 100% origine Puglia. Una novità assoluta nel panorama brassicolo, con una birra bianca sui generis di grano duro.
Così Michele Solimando ha voluto omaggiare la memoria storica del Puer Apuliae.
A Federico II di Svevia, infatti, la dedica del progetto birraio Stupor Mundi che il beersommlier & brewmaster di Rebeers ha fatto debuttare con la nascita di Costanza d’Altavilla.
A questa è seguita poi la birra Enrico IV. Puella Apuliae è una birra 100% origine Puglia organoletticamente ispirata alle storiche “biére blanche” belghe attraverso cui il birraio si reinventa lo stile e rievoca la grande storia di un territorio e di un imperatore.
Federico II fu il “Re del grano” ante litteram e che per primo fiutò la potenzialità del granaio d’Italia.
Puella Apuliae ne omaggia la memoria con una birra di grano duro che si origina nel cuore del Tavoliere delle Puglie.
Birra di grano con una precisa identità grazie ai suoi ingredienti, la “Fanciulla di Puglia” nasce da materie prime peculiare della terra di Puglia: grano duro (in forma maltata), orzo, avena, grano tenero e segale (non maltati) sono i cinque cereali rappresentativi della produzione cerealicola pugliese.
Non solo le materie prime “fermentabili”: anche il luppolo è made in Puglia.
Puella Apuliae è il granaio d’Italia in un boccale. Ad impreziosire questa birra le note olfattive degli olii essenziali delle scorze d’arancia del “melangolo”, l’arancio amaro autoctono del Gargano.
Dalla composizione al nome: Puella Apuliae si ispira all’appellativo Puer Apuliae conferito dai Principi tedeschi all’allora giovane Federico II.
Anche questa birra grano duro 100% Puglia rientra nella rivoluzione birraia operata da Michele Solimando con la trasformazione del grano duro in malto di grano duro per la produzione della birra.
L’originalità di Puella Apuliae risiede anche nella composizione degli ingredienti, perché si ribalta il paradigma birrario di sempre. Quello che vede l’orzo utilizzato sottoforma di malto e gli altri cereali non maltati.
Così il grano duro assume il ruolo primario del malto e gli altri cereali – orzo compreso – utilizzati tal quali. In questo anche la prima birra che utilizza orzo non maltato.
La “Fovea Revolution” della Daunia birraria si può gustare tutta presso la taproom Rebeers.
2 Comments